Elfi e folletti
Già nel primo volume abbiamo avuto un rapido incontro con i folletti della Gringott, custodi e guardiani dei tesori depositati nella banca dei maghi. Impieghiamo però poco tempo per fare la conoscenza di tutt'altro tipo di folletti, che non vestono velluto e merletti ma pochi stracci: i folletti domestici.
Harry nel giardino di casa si sente osservato, finchè scorge due occhi che lo scrutano da una siepe. La sera stessa in camera sua trova un essere alquanto singolare: due occhi verdi e sporgenti, enormi orecchie da pipistrello, naso lungo e sottile, piccolo e magro e indossa una vecchia federa sporca con dei buchi ricavati per far passare braccia e gambe.
E' Dobby, un elfo domestico.
Gli elfi servono solo famiglie ricchissime, si presentano quando si è proprietari di immensi manieri, antichi castelli e altri posti del genere. Servono una famiglia fino alla morte perchè nessun mago concederà mai loro la libertà. Gli elfi sono creature molto longeve quindi servono una famiglia per generazioni e vengono a conoscenza di tutto ciò che succede e che si dice in casa.
Possono essere liberati solo se il padrone regala loro dei vestiti veri, ma questo non succede mai.
I maghi non trattano mai i folletti da pari a pari anzi, se questi parlano male dei loro padroni devono punirsi. Spesso sono i maghi stessi a dire al loro elfo domestico di punirsi solo per proprio piacere.
Dobby però infrange le regole e lascia per qualche attimo la casa dei suoi padroni per andare da Harry e avvisarlo che stanno succedendo delle cose . . . Salvo poi punirsi dandosi una lampada in testa o tirando testate sul muro o sull'armadio ad ogni frase che pronuncia. Non può però parlare chiaramente ed esplicitamente quindi Harry non capirà quali siano i pericoli.
Il pericolo più grosso sarà Dobby stesso che per allontanare Harry da Hogwarts rischia di ucciderlo.
Alla fine, però, Harry con un abile stratagemma riesce a fare in modo che Lucius Malfoy doni inavvertitamente la libertà a Dobby.
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