Buongiorno amici ed amiche. Si è chiuso oggi il sondaggio sulla mia
nuova rubrica. Mi dispiace per i votanti dei Druidi e dei Celti ma, vista la
maggioranza, da oggi si parlerà di Fate e degl’altri abitanti del Piccolo
mondo. Ma non disperate, prometto che i Druidi e i Celti saranno il prossimo
argomento, quindi continuate a seguirci!
Iniziamo con il primo post della nuova rubrica…Pronti? Via…
FATE…REALMENTE (?)
Quando parliamo di mondo fatato, si pensa sempre ad un mondo paradisiaco
fatto di fiori profumati e colorati, abitato da piccole donnine luminose,
candide, e di una bellezza celestiale, che svolazzano con le loro alette in
giro per il bosco, tutto questo però pensiamo che sia solo fantasia, niente
di concreto, dato che non esistono prove, ma se ci fossero prove reali della
loro esistenza? Se anche noi in qualche modo potremmo vedere con i nostri occhi
queste piccole creature?
Chi ha avuto la fortuna di fare i viaggi astrali (ovvero la possibilità che ha l’uomo di abbandonare
temporaneamente il proprio corpo, e vivere esperienze in mondi sottili, cioè
nel piano astrale) sa che questo mondo fatato esiste per davvero, ma purtroppo
la realtà è un altra, le fate non sono esseri poi cosi tanto gentili,
spaventano con faccette e smorfie i visitatori, ma lo fanno solo per puro
divertimento.
Nel libro “I segreti dell’aura” di Lobsang Rampa c’è un piccolo tratto che parla proprio di queste creature:
“Quando visiterete questi livelli
astrali assai bassi, incontrerete forse
strane creature. Se il viaggiatore è impaurito, lo circonderanno per
tentare di incutergli timore. Esse sono inoffensive, a meno che uno
non ne abbia paura. Quando si comincia a viaggiare nell’astrale, accade
spesso che tre o quattro di queste creature, di queste entità elementari,
si riuniscano per vedere ‘come uno se la cava’, un po’ come le
persone osservano ridacchiando un guidatore inesperto. Gli spettatori
sperano sempre di assistere a un incidente e il loro atteggiamento finisce
per snervare il neo-guidatore al punto da farlo realmente rischiare di
andare contro un lampione, con gran gioia dei curiosi. Gli spettatori
non vogliono fargli del male, ma cercano semplicemente un’occasione
di ridere a buon mercato. Gli elementari agiscono allo stesso modo.
Li diverte assistere alla sconfitta degli esseri umani; perciò, se vi
lascerete snervare, se mostrerete la vostra paura, saranno ben felici
a gesticolare e a mostrare facce minacciose.”
strane creature. Se il viaggiatore è impaurito, lo circonderanno per
tentare di incutergli timore. Esse sono inoffensive, a meno che uno
non ne abbia paura. Quando si comincia a viaggiare nell’astrale, accade
spesso che tre o quattro di queste creature, di queste entità elementari,
si riuniscano per vedere ‘come uno se la cava’, un po’ come le
persone osservano ridacchiando un guidatore inesperto. Gli spettatori
sperano sempre di assistere a un incidente e il loro atteggiamento finisce
per snervare il neo-guidatore al punto da farlo realmente rischiare di
andare contro un lampione, con gran gioia dei curiosi. Gli spettatori
non vogliono fargli del male, ma cercano semplicemente un’occasione
di ridere a buon mercato. Gli elementari agiscono allo stesso modo.
Li diverte assistere alla sconfitta degli esseri umani; perciò, se vi
lascerete snervare, se mostrerete la vostra paura, saranno ben felici
a gesticolare e a mostrare facce minacciose.”
Questo sarebbe la
prova che le fate esistono ma non sono proprio come le immaginiamo.
Nella cultura celtica, invece, le fate erano viste in tre diversi
modi: il primo vedeva le fate come dee del destino,
il secondo la vedeva come una figura femminile con poteri soprannaturali in grado di compiere atti magici,
mentre il terzo vedeva le fate come messaggere della dea Morrigan (Dea della guerra,
della sessualità e della violenza che ama seminare l'odio e combattere in mezzo agli uomini
assumendo a volte aspetti terrificanti).
Tutto questo ci fa
capire quante siano le ipotesi che
le dolci fatine esistono sul serio, c’è chi dice anche che la loro pianta
preferita, dove solitamente vanno per riposare sia la primula, quindi è consigliabile tenere nel proprio
giardino questa pianta per favorire l’arrivo delle fate.
Adesso, però una
domanda sorge spontanea.. Dove si trova il Regno delle Fate? Tornate domani e
lo scoprirete!
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